
Avino (Argotec): “Il ddl Spazio rafforza competitività e tutela il Made in Italy”
“L’approvazione in prima lettura alla Camera del ddl Spazio rappresenta un segnale importante per il futuro dell’industria aerospaziale italiana. Questo provvedimento getta le basi per una maggiore competitività del settore e per la valorizzazione del Made in Italy. Questi sono elementi chiave per il posizionamento del nostro Paese nello scenario internazionale”. Lo dichiara in una nota David Avino, CEO di Argotec.
Il ddl Spazio non solo si concentra sulla competitività, ma mira anche a promuovere l’innovazione tecnologica in tutti i settori collegati. Questo è essenziale per garantire che l’industria aerospaziale italiana possa evolversi e adattarsi alle sfide future. Si stima che gli investimenti nel settore spaziale possano generare un ritorno economico significativo, contribuendo alla crescita del PIL nazionale.
Argotec è un’azienda piemontese a capitale 100% italiano, specializzata nella produzione di microsatelliti. Lo scorso gennaio ha mandato in orbita il primo satellite della costellazione italiana IRIDE. Questa iniziativa segna una pietra miliare per Argotec e per l’intero settore italiano.
In questo contesto, è importante sottolineare l’importanza della formazione e dello sviluppo delle competenze. Le università e gli istituti di ricerca devono collaborare con le aziende per creare programmi di formazione che preparino i giovani professionisti per le tecnologie emergenti nel campo aerospaziale.
Inoltre, il ddl Spazio potrebbe facilitare la creazione di alleanze strategiche tra le PMI e le grandi aziende del settore. Queste collaborazioni possono portare a progetti innovativi e a un maggiore scambio di know-how, rafforzando così l’intero ecosistema dell’aerospazio italiano.
Un altro aspetto rilevante riguarda la sostenibilità. Il ddl Spazio promuove l’uso di tecnologie verdi e pratiche sostenibili, riducendo l’impatto ambientale delle operazioni spaziali. Questo è un passo importante per allinearsi agli obiettivi globali di sostenibilità e cambiamento climatico.
“Il futuro dell’aerospazio italiano – prosegue Avino – passa anche attraverso le piccole e medie imprese, che hanno bisogno di supporto. D’altronde, un’azienda di cui ora si parla moltissimo, SpaceX, non sarebbe mai diventata quella che è oggi se non fosse stata protetta e supportata quando era una piccola e media impresa.
Oggi esistono pochissime aziende a capitale interamente italiano in grado di progettare, costruire e operare satelliti. È fondamentale prevedere strumenti di sostegno concreti perché possano competere con i grandi colossi internazionali e preservare il know-how strategico nazionale”, aggiunge il CEO di Argotec.
Infine, è fondamentale che il pubblico e le istituzioni abbiano una maggiore consapevolezza delle opportunità offerte dal settore spaziale. Campagne informative e iniziative di sensibilizzazione possono aiutare a incoraggiare l’interesse per le carriere nel campo dell’aerospazio, attirando talenti e investimenti.
È essenziale che il governo e le istituzioni riconoscano il valore delle PMI nel settore aerospaziale e lavorino a favore di politiche che incentivino la ricerca e lo sviluppo.
“L’auspicio è che l’Italia possa continuare a giocare un ruolo di primo piano nella space economy globale. Sostenendo le proprie eccellenze industriali si garantirà un futuro solido e innovativo per il settore.
Il primo ok a questo ddl è un segnale positivo, ma è necessario continuare a lavorare affinché le aziende italiane possano crescere e competere a livello internazionale”, conclude Avino.
Questo richiede un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti, inclusi i ricercatori, gli investitori e i politici.
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Inoltre, è significativo notare come il ddl Spazio possa influenzare positivamente vari settori correlati, come quello delle telecomunicazioni, della meteorologia e della difesa. I microsatelliti, come quelli progettati da Argotec, sono strumenti chiave per raccogliere dati fondamentali per studi climatici e operazioni di sicurezza nazionale.
Le aziende italiane devono approfittare di questa opportunità per diversificare le proprie offerte e collaborare con enti di ricerca e università. Creando sinergie vincenti, un approccio integrato garantirà la sostenibilità del settore nel lungo periodo e migliorerà la competitività dell’industria nazionale in un contesto globale sempre più impegnativo.









