Flower Moon: intervista a Davide Pischettola, autore dello scatto sensazionale alla Luna che ha fatto il giro del mondo

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Si chiama Davide Pischettola l’autore della foto, scattata il 23 maggio, che ha fatto il giro del mondo e che è entrata nell’elenco delle immagini più belle al mondo della “Flower Moon”.

La fotografia, infatti, è l’unica italiana a essere finita sulle pagine della BBC e del National Geographic Spagna. E anche il New York Post l’ha inserita tra le migliori foto alla luna dei fiori, insieme a quelle con lo sfondo di San Francisco, New York, Brasile e Grecia!

Una foto che è il risultato del concepimento di un’idea, di preparazione, di studio della luce, ma anche delle fasi lunari.

Proprio per comprendere tutto questo e scoprire cosa si nasconde dietro quella frazione di secondo che può consacrare alla storia una persona ho raggiunto telefonicamente il fotografo pugliese che, con quello scatto, ha (anche) celebrato la sua Molfetta. Lo scatto, ricordiamolo, è stato infatti immortalato accanto a Torre Calderina, torre di avvistamento tra Molfetta e Bisceglie risalente al 1569.

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Flower Moon: come nasce uno scatto

Cominciamo dalla foto e dal suo concepimento.

“Questi sono scatti che vanno programmati anche una settimana prima. Di solito, dopo aver avuto l’idea, vado a fare un sopralluogo, verifico l’allineamento della luna, capisco quando ci sarà la luna piena, quale è l’orario per avere un certo tipo di luce che, come si sa, cambia in base al periodo dell’anno, alla posizione della Luna, alla stagione. In questo caso volevo fotografare la Luna accanto a quella Torre”.

Perché la scelta di quella Torre per la Flower Moon?

“Perché la mia avventura nel mondo della fotografia è cominciata 15 anni fa proprio da quella Torre dove feci uno scatto che immortalava la scia delle stelle. Da lì sono nate le prime mostre, i primi contatti con la gente interessata. Allora facevo un altro lavoro”.

Che lavoro facevi?

“Facevo l’informatico da 15 anni. Ma poi ho avuto qualche problema e mi sono trovato di fronte ad un bivio: da una parte l’idea di andare al Nord e proseguire nella stessa professione, dall’altra fare il fotografo che era la mia passione. Ero un fotoamatore e in realtà mi sento ancora così! Comunque passo dopo passo, cominciando da collaborazioni locali, sono arrivato a lavorare per un’agenzia internazionale, NurPhoto, che collabora anche con Getty Images, agenzia sulla quale ci sono anche mie foto! Sono specializzato nel reportage, che è l’opposto delle foto paesaggistiche o di una foto alla Luna”.

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E a proposito di Luna non è la prima volta che la immortali come si vede anche dal tuo profilo Instagram.

“Anche l’anno scorso ho fotografato la Luna al centro delle torri del Duomo di Molfetta. Anche in quel caso ci sono state pubblicazioni internazionali. È un soggetto che interessa molto”.

Mi racconti come sei arrivato allo scatto del 23 maggio alla Flower Moon?

“Come sappiamo ogni mese c’è la Luna piena. Il giorno prima la Luna è piena al 98% circa, cosa che a livello fotografico non si nota. Quindi io sono andato il 22 maggio a tentare il primo scatto, ma nel momento in cui avrei dovuto scattare sono arrivate le nuvole. E allora ho rimandato al 23. Ma il 23 maggio l’uscita della Luna era spostata di un’ora. Quindi lo scatto non sarebbe avvenuto alle 19,30, ma alle 20,30. Perché devi sapere che quando esce la luna la luce è quella che a me interessa, quella sul rosso/arancio, poi diventa giallo e poi va sul bianco.

Comunque mi sono posizionato con cavalletto e teleobiettivo e mi sono messo a 2 km di distanza dalla torre. Per aumentare il grado di difficoltà ho coinvolto un’amica ballerina, Giuliana Squeo. Volevo che si notasse la proporzione tra ballerina, torre e luna e, inoltre, mi piaceva immortalare qualcosa di statico, come la Luna e la Torre e qualcosa in movimento come la ballerina”.

Come hai illuminato la ballerina?

“Avendo come sfondo alla ballerina la Torre, ho chiesto al fidanzato, che ci ha aiutato, di illuminarla in modo da evidenziare la sua silhouette. Lei danzava seguendo una coreografia sua. Ho scattato e poi sono andato a casa scegliendo 4 scatti che ho inviato all’agenzia. Sentivo che erano scatti buoni, ma non avevo previsto questa risonanza. L’unica cosa che ho fatto sulla foto è stato fotoregolarla. Per il resto, ci tengo a dirlo, non è stato ritoccato altro. La grandezza della Luna non è frutto di photoshop, ma è un effetto ottico!

Alle 21 ho inviato le foto e loro hanno subito pubblicato. Poi io ho pubblicato la foto a bassa risoluzione sul mio profilo social. Quando sono poi andato a controllare ho visto cosa era successo. Ma la cosa che mi ha riempito di gioia è stato vedere dopo un paio di giorni che il New York Post aveva stilato un elenco delle più belle “Flower Moon” del mondo e per l’Italia aveva messo la mia”.

Un’ottima promozione anche per Molfetta!

“Effettivamente il Sindaco, Tommaso Minervini, ha scritto un comunicato stampa per ringraziare per questo scatto sottolineando che non è la prima volta che Molfetta grazie a me fa il giro del mondo!”.

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angela iantosca

Giornalista, Capo Redattrice di Economia dello Spazio Magazine,Economia del Mare Magazine,Space&Blue, Vivere Naturale Magazine.