Intervista a Massimo Comparini al 3° Forum Space&Blue 2025 al Mimit

I campioni industriali italiani si confermano protagonisti della crescente integrazione tra tecnologie spaziali e marittime, un ambito sempre più strategico per l’economia nazionale ed europea. A margine dell’evento dedicato alla convergenza tra i due ecosistemi, Massimo Comparini, Managing Director Divisione Spazio Leonardo e Presidente CdA Thales Alenia Space, ha illustrato come lo sviluppo tecnologico stia aprendo nuove possibilità in contesti estremi, dalla Luna agli abissi marini.

Nell’intervista evidenzia anche il contributo decisivo delle grandi aziende, delle PMI e delle startup innovative, in un settore che richiede capacità avanzate, ecosistemi collaborativi e investimenti mirati. Le iniziative dell’Agenzia Spaziale Italiana costituiscono uno dei motori di questa evoluzione, grazie a bandi pensati per accelerare la ricerca e sostenere applicazioni congiunte nei due domini tecnici.

Tecnologie in ambienti ostili: un terreno comune per spazio e mare

La necessità di operare in ambienti ostili costituisce uno dei principali punti di contatto tra le due industrie. Come ricordato da Comparini, missioni sulla Luna e operazioni negli abissi marini condividono sfide simili: gestione di pressioni estreme, affidabilità dei sistemi, comunicazioni avanzate e automazione robusta .
Questi parallelismi rendono naturale la cooperazione tecnica, favorendo lo sviluppo di soluzioni duali che integrano sensoristica, robotica, materiali avanzati e sistemi di supporto alle missioni. L’Italia possiede un know-how consolidato in entrambi gli ambiti, un vantaggio competitivo da preservare e rafforzare.

Il ruolo centrale dei campioni industriali

Secondo Comparini, i campioni industriali — tra cui spicca Leonardo per la componente spaziale — sono fondamentali per stimolare contaminazioni tecnologiche e accelerare modelli di integrazione tra i due domini.
La loro capacità di investimento, la solidità dei programmi e la rete di partnership permettono di creare un ecosistema industriale in cui si innestano PMI altamente specializzate e startup innovative in forte crescita .
Questa architettura multilivello consente di trasferire competenze, testare rapidamente nuove tecnologie e sostenere un percorso di sviluppo continuo che rafforza la competitività del Paese.

La spinta delle iniziative ASI e della filiera nazionale

Nel corso dell’intervista, viene sottolineato il valore delle iniziative dell’Agenzia Spaziale Italiana, che attraverso bandi specifici consente alle imprese di confrontarsi con sfide tecnologiche comuni a spazio e mare.
Tale sostegno istituzionale permette alla filiera — dalle grandi imprese alle realtà emergenti — di operare su piattaforme integrate, orientate a mercati in rapida espansione e caratterizzati da elevata complessità. L’Italia, oggi, possiede un posizionamento considerevole in entrambi i domini, con un’economia che mostra forti segnali di crescita e opportunità di ulteriore sviluppo.

L’integrazione tra tecnologie spaziali e marittime rappresenta una frontiera cruciale per la competitività industriale italiana. Il ruolo dei campioni industriali, unito alla vitalità delle PMI e delle startup e al supporto strategico dell’ASI, rafforza un ecosistema in cui innovazione e cooperazione diventano leve fondamentali per affrontare le sfide delle nuove economie del futuro.

Michelangelo Moles

Redazione Economia dello Spazio Magazine