La cometa Lemmon incanta Napoli: tra scienza e poesia nel cielo del tramonto

Le immagini della cometa Lemmon realizzate dall’Osservatorio di Capodimonte uniscono rigore scientifico e fascino visivo sul Golfo di Napoli

La cometa Lemmon illumina il cielo di Napoli

Nel tardo pomeriggio di martedì, l’astronomo Massimo Dall’Ora, ricercatore presso l’Osservatorio Astronomico di Capodimonte (INAF), ha realizzato una suggestiva sessione di astrofotografia dedicata alla cometa C/2025 A6 (Lemmon), visibile al tramonto nel cielo occidentale.
Le immagini sono state catturate dalla terrazza ovest di Villa della Riccia, storica sede dell’Osservatorio, da cui si gode una vista privilegiata sul Golfo di Napoli, uno dei panorami astronomici più iconici d’Italia.

Questa osservazione si inserisce nel percorso di divulgazione scientifica dell’Osservatorio, che da anni unisce ricerca, cultura e valorizzazione del patrimonio paesaggistico.

Tra cielo e paesaggio: la poesia dell’astrofotografia

La prima immagine, di respiro panoramico, è stata scattata nella delicata luce del crepuscolo e abbraccia l’intera baia di Napoli in un equilibrio perfetto tra scienza e arte.
Nello scatto è possibile distinguere:

  • la Luna visibile verso sud, sospesa su un cielo in sfumature rosate,
  • la collina di San Martino, da cui si innalza la seicentesca Certosa,
  • la porzione di volta celeste in cui transita la cometa, tra le costellazioni di Ofiuco e Serpentario, a pochi gradi dall’orizzonte.

Il risultato è un incontro armonico tra cielo e paesaggio, una scena che evoca la meraviglia della tradizione astronomica napoletana: da Galilei alle moderne osservazioni digitali, la città si conferma luogo in cui la scienza dialoga con la poesia.

Cometa Lemmon: dettagli scientifici e colori del nucleo

La seconda immagine, più ravvicinata e tecnica, è stata realizzata alle 18:12 con un tempo di posa di 2 minuti.
Lo scatto rivela:

  • il nucleo luminoso della cometa, la cui tonalità verde è generata dalla fluorescenza di molecole di carbonio (C₂) e azoto biatomico (CN), attivate dalla radiazione solare,
  • due code biancastre — una di polveri e una di gas ionizzati — che si estendono in direzioni divergenti, modellate dal vento solare e dalla gravità,
  • una struttura morfologica complessa, segno della forte attività cometaria in questa fase orbitale.

La cometa Lemmon, scoperta nel gennaio 2025, si trova attualmente in prossimità del perielio, il punto più vicino al Sole, e presenta una magnitudine apparente intorno a 4, che la rende accessibile anche agli appassionati dotati di un semplice binocolo.
La sessione è avvenuta in condizioni osservative ideali: cielo limpido, bassa umidità e Luna prossima al primo quarto, fattori che hanno favorito la definizione dei dettagli.

Napoli, capitale culturale della divulgazione astronomica

L’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, fondato nel 1819, è da oltre due secoli un punto di riferimento europeo nella ricerca e nella comunicazione scientifica.
Le osservazioni come questa non sono solo un esercizio tecnico, ma rappresentano un ponte tra la comunità scientifica e il grande pubblico.

Negli ultimi anni, l’INAF ha promosso numerose iniziative per avvicinare le persone all’osservazione del cielo, trasformando il sito di Capodimonte e Villa della Riccia in luoghi in cui si incontrano scienza, arte, storia e paesaggio.

Dove scienza e bellezza si incontrano

Queste immagini, sospese tra rigore scientifico e suggestione visiva, testimoniano il dialogo continuo tra ricerca astronomica e bellezza del paesaggio, un binomio che trova nel cuore di Napoli la sua espressione più intensa.
L’astrofotografia diventa così un modo per raccontare il cielo, non solo come fenomeno fisico, ma come esperienza emotiva e culturale, capace di ispirare curiosità, stupore e senso di connessione con l’universo.

Michelangelo Moles

Redazione Economia dello Spazio Magazine