Intervista ad Adolfo Urso al 3° Forum Space&Blue 2025 al Mimit

I comparti del futuro per la crescita economica italiana passano dalla convergenza tra space economy e blue economy. Durante l’intervista, il Ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso ha spiegato come il governo, fin dall’inizio della legislatura, abbia scelto di valorizzare in modo deciso questi due settori strategici. Grazie a un percorso di consolidamento normativo e industriale, l’Italia sta rafforzando il proprio posizionamento nello spazio e nel mare, con particolare attenzione all’impiego delle tecnologie satellitari per l’osservazione della Terra e per affrontare la sfida del cambiamento climatico. L’integrazione fra i due ecosistemi è oggi considerata un asse essenziale per la competitività del Paese.

Dalla tradizione spaziale al ruolo attuale dell’Italia

Urso ha ricordato come l’Italia abbia saputo costruire, nell’arco di decenni, una presenza rilevante nel settore spaziale. Questa tradizione oggi si traduce in un ruolo da protagonista a 360 gradi, con capacità scientifiche, industriali e tecnologiche che permettono al Paese di contribuire alle principali missioni e programmi europei.
Secondo il Ministro, la space economy non è solo un’opportunità economica, ma anche un fattore strategico capace di generare benefici concreti per la sicurezza, l’ambiente e la competitività delle imprese italiane.

Space e blue economy come comparti del futuro

Durante la sua intervista, Urso ha definito space economy e blue economy come i comparti del futuro, destinati a offrire “maggiori soddisfazioni” in termini di innovazione industriale ed eccellenze del Made in Italy.
La connessione tra sviluppo spaziale e attività marittime permette di sfruttare tecnologie avanzate per monitoraggio ambientale, sicurezza delle rotte, gestione delle risorse marine e prevenzione dei rischi legati al clima. L’Italia punta a diventare un riferimento europeo proprio su questa integrazione, con politiche che mirano a rafforzare le sinergie tra industria, ricerca e istituzioni.

Tecnologie spaziali e cambiamento climatico: una strategia integrata

Urso ha evidenziato il valore delle tecnologie spaziali per affrontare la sfida del cambiamento climatico, grazie alla possibilità di utilizzare dati satellitari per monitorare ecosistemi, dinamiche atmosferiche e fenomeni oceanici.
Questa capacità si integra con la blue economy, settore profondamente legato alla tradizione marittima italiana e oggi considerato fondamentale per uno sviluppo sostenibile. La combinazione dei due domini apre prospettive di crescita industriale e opportunità per l’intero ecosistema del Made in Italy.

L’intervista di Urso conferma la visione strategica del governo nel puntare su space economy e blue economy come comparti del futuro. L’integrazione tra tecnologie spaziali, osservazione della Terra e tradizione marittima italiana rappresenta un percorso chiave verso una crescita sostenibile e un ruolo sempre più centrale dell’Italia nei settori ad alto contenuto innovativo.

Michelangelo Moles

Redazione Economia dello Spazio Magazine