Intervista a Roberta Busatto al 3° Forum Space&Blue 2025 al Mimit

Le filiere strategiche dello spazio e del mare si confermano al centro della visione industriale italiana, come evidenziato da Roberta Busatto, Ideatrice del progetto Space&Blue, Direttrice di Economia dello Spazio, Economia del Mare e Space&Blue Magazine, in occasione del 3° Forum Space&Blue. L’intervista ha messo in luce il ruolo cruciale dell’interconnessione tra i due ecosistemi e la necessità di rafforzare la sovranità tecnologica nazionale attraverso una filiera capace di proiettare il Paese nel contesto europeo ed euro-mediterraneo. L’evento ha raccolto istituzioni, industria, cluster e associazioni in un percorso condiviso, orientato a consolidare il posizionamento dell’Italia nei settori ad alto valore aggiunto legati allo spazio e al mare.

Interconnessione spazio-mare: un asse sempre più rilevante

Secondo Busatto, il 3° Forum ha confermato la piena maturità dell’interconnessione tra spazio e mare, un ambito considerato ormai imprescindibile per la competitività nazionale.
Questa relazione si basa sulla complementarità tra tecnologie satellitari, monitoraggio ambientale, servizi marittimi avanzati e capacità industriali consolidate. L’integrazione dei due domini sta assumendo una valenza strategica sia per la sicurezza che per lo sviluppo economico, con un impatto diretto sulla gestione delle risorse, sulla logistica e sull’innovazione amministrativa.

Le filiere strategiche come motore della proiezione europea

Le filiere strategiche italiane, rappresentate dall’economia dello spazio e dall’economia del mare, sono considerate da Busatto un “grandissimo moltiplicatore di energie” per il Paese.
L’obiettivo è rafforzare la proiezione dell’Italia nel quadro europeo, grazie a un’industria capace di esprimere competenze avanzate, tecnologie proprietarie e un modello organizzativo che coinvolge grandi imprese, PMI e startup innovative.
La sovranità tecnologica nazionale, al centro del Forum, diventa così un elemento cardine per posizionarsi nei futuri programmi europei, aumentando la resilienza della filiera e valorizzando il contributo degli attori industriali italiani.

Supporto istituzionale e lavoro quotidiano della filiera

Busatto ha sottolineato come il percorso non sia solo visione strategica, ma anche lavoro quotidiano, concreto e operativo svolto insieme a istituzioni, cluster e associazioni.
Questo modello collaborativo consente di creare un ecosistema stabile e competitivo, in grado di rispondere alle esigenze dei mercati globali e di dialogare con le principali iniziative europee legate allo sviluppo delle tecnologie spaziali e marittime.
L’obiettivo finale è consolidare un posizionamento solido dell’Italia nell’area euro-mediterranea attraverso un approccio realmente integrato.

L’intervista di Busatto conferma che spazio e mare rappresentano per l’Italia filiere strategiche con un potenziale elevato di crescita industriale, innovazione e proiezione internazionale. Il rafforzamento della sovranità tecnologica e il coordinamento tra istituzioni e imprese delineano un percorso chiave per il futuro del Paese nei settori ad alta intensità tecnologica.

Michelangelo Moles

Redazione Economia dello Spazio Magazine