Il monitoraggio oceani emerge come uno dei pilastri della convergenza tra space economy e blue economy, un asse strategico che sta accelerando su scala globale. Durante l’intervista dedicata al rapporto tra spazio e mare, il Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Europea, Josef Aschbacher, ha illustrato come l’economia spaziale registri una crescita del 10% annuo, generando nuove opportunità per la sicurezza marittima, la tutela ambientale e le attività economiche legate alla navigazione e alla pesca.
Attraverso programmi come Copernicus, l’ESA fornisce ogni giorno dati essenziali agli utenti marittimi, istituzionali e operativi, con un impatto diretto sulla gestione delle rotte, sulle condizioni oceaniche e sulla mitigazione dei rischi ambientali. L’interdipendenza fra i due settori rappresenta oggi un elemento cruciale per la competitività europea.
Space economy e blue economy: una crescita parallela
Durante la sua intervista, Aschbacher ha sottolineato come space economy e blue economy siano due comparti “che vanno estremamente veloci”, entrambi caratterizzati da prospettive di sviluppo rilevanti. La crescita della space economy, stimata intorno al 10% annuo nei prossimi decenni, non rappresenta solo un’opportunità economica, ma anche strategica.
La capacità dei satelliti di raccogliere informazioni oceaniche in tempo reale consente di migliorare servizi fondamentali per il settore marittimo, contribuendo al coordinamento tra infrastrutture spaziali e applicazioni marine.
Il valore del monitoraggio oceani per utenti e istituzioni
Il monitoraggio oceani garantito dai satelliti è oggi una risorsa indispensabile per la navigazione, per la sicurezza e per la gestione delle attività economiche. Aschbacher ha ricordato come i sistemi europei permettano di osservare gli oceani ogni giorno, fornendo informazioni su navigazione, ambiente, iceberg, correnti e previsioni sui possibili luoghi favorevoli alla pesca.
Questi dati consentono ai comandanti e agli operatori marittimi di adattare rotte e decisioni operative, aumentando sicurezza, efficienza e sostenibilità. L’ESA, attraverso Copernicus e altri programmi, assicura che la comunità oceanica disponga di informazioni aggiornate, affidabili e accessibili.
Copernicus come infrastruttura chiave per la governance marittima
Tra gli elementi più rilevanti citati da Aschbacher figura il ruolo del programma Copernicus, oggi una delle principali piattaforme mondiali per l’osservazione della Terra. Il sistema fornisce dati indispensabili per servizi operativi e istituzionali, dal monitoraggio ambientale al supporto decisionale degli enti responsabili della gestione delle risorse marine.
L’integrazione tra spazio e mare, resa possibile da queste infrastrutture, permette all’Europa di mantenere una posizione di rilievo nella governance dei fenomeni oceanici e nella pianificazione delle attività marittime.
L’intervista del Direttore Generale ESA conferma come il monitoraggio oceani sia oggi un elemento imprescindibile della blue economy e un asset strategico per la competitività europea. La sinergia tra dati satellitari, settore marittimo e programmi di osservazione rafforza un ecosistema integrato in cui spazio e mare procedono insieme verso nuove opportunità economiche, tecnologiche e ambientali.
Redazione Economia dello Spazio Magazine










