
Aerospace italiano: Insight EY su punti di forza e criticità
Il settore Aerospace italiano si conferma un asset industriale strategico. Secondo i dati presentati il 4 novembre da Ernst & Young, nel workshop “Il mercato Aerospace & Defense in Italia e in Europa” tenutosi a Torino, il comparto nazionale vale circa 18 miliardi di euro e conta oltre 60.000 addetti. Un risultato significativo, che posiziona l’Italia tra i principali protagonisti europei del settore.
Scenario nazionale e struttura del comparto
Nonostante la solidità dei numeri, il settore presenta una struttura ancora frammentata. In Italia operano circa 380 aziende specializzate, con una predominanza di PMI che registrano un fatturato annuo inferiore ai 10 milioni di euro. Le imprese certificate idonee a servire il comparto aerospaziale sono circa 725 (oltre 6.000 in Europa), evidenziando una filiera ampia ma eterogenea, nella quale coesistono eccellenze tecnologiche e un tessuto produttivo diffuso.
A livello globale, il mercato aerospace supera i 500 miliardi di dollari. In questo scenario competitivo, il settore richiede investimenti continui, non solo sul fronte economico ma anche su quello dell’innovazione tecnologica e dello sviluppo delle competenze. EY segnala come la principale criticità che l’industria si trova oggi ad affrontare sia la fragilità della supply chain, aggravata da tensioni geopolitiche e barriere commerciali.
Le traiettorie di trasformazione: focus su innovazione e transizione
In risposta alle sfide evidenziate, acquisisce particolare rilievo l’accordo tra il Competence Center Nazionale CIM ed EY, finalizzato a supportare le PMI nella riconversione industriale attraverso servizi di trasferimento delle competenze tecnologiche integrate e supporto alla transizione digitale e green. L’obiettivo è consentire alle imprese di anticipare gli scenari e cogliere le opportunità di un comparto in rapida evoluzione e sempre più connesso.
Un primo risultato concreto della collaborazione è stato proprio il workshop di Torino, dedicato alle PMI del settore, durante il quale sono state delineate le priorità strategiche per rafforzare la competitività nazionale all’interno di uno dei comparti industriali chiave dello scenario internazionale.
Le dichiarazioni
“La sinergia nasce dalla volontà condivisa di considerare l’innovazione e il trasferimento delle competenze alle imprese, soprattutto PMI, come un fattore abilitante per aumentarne la competitività, cogliere le opportunità legate alle nuove filiere e supportare la transizione” – ha dichiarato Enrico Pisino, CEO di CIM. Pisino ha inoltre sottolineato l’importanza di offrire alle piccole imprese un sistema di servizi integrati, formazione e test before invest, ritenuto “fondamentale per valutare le soluzioni prima di impegnare risorse in investimenti tecnologici”.
Da parte EY, Massimo Meloni, Italy Private Leader, e Ivan Losio, Italian Financial Accounting Advisory Services Leader, hanno evidenziato come l’accordo con il Competence Center rappresenti un’opportunità per “rafforzare il rapporto con il territorio” in una fase in cui le imprese devono “adattarsi rapidamente ai cambiamenti trasformandoli in nuove opportunità di business”. Hanno inoltre richiamato la necessità per le aziende, in particolare del Middle Market, di sviluppare processi flessibili, governance solide e capacità di generare valore nel tempo.
In chiusura, Losio ha evidenziato come l’Aerospace & Defense rappresenti un mercato ad alto potenziale: “L’Aerospazio e la Difesa prevedono nei prossimi anni tassi di crescita sostenuti e buone marginalità. Per molte aziende della componentistica automotive questa potrebbe essere un’occasione irripetibile, ma occorre un cambiamento di paradigma: servono competenze distintive, logiche di rete e filiera, e investimenti per accedere al settore in linea con gli standard richiesti”.
Redazione Economia dello Spazio Magazine










