L’innovazione al centro: da MyOcean a Copernicus Marine
Il servizio affonda le sue radici nel progetto MyOcean (2009-2014), un’iniziativa di ricerca finanziata nell’ambito del programma di ricerca e sviluppo del 7° PQ della Commissione Europea. Con un consorzio di 60 partner in tutta Europa, MyOcean faceva parte del programma GMES (Global Monitoring for Environment and Security), precursore di Copernicus, e mirava a unificare i frammentati sforzi di monitoraggio europei in un unico sistema interoperabile. Ha gettato le basi per una rete operativa di scienziati e ingegneri, trasformando dati complessi in conoscenze fruibili.
Questo lavoro fondamentale ha portato al lancio del Copernicus Marine Service nel 2014 e al suo ingresso in piena operatività nel 2015, sotto il coordinamento di Mercator Ocean. Il servizio è passato dalla fase di ricerca e sviluppo a quella di piena operatività, fornendo dati e previsioni oceaniche globali e regionali. Ciò ha portato a un cambiamento nell’approccio istituzionale alla governance marina. Scienziati, decisori politici, autorità marittime e attori privati avevano ora un punto di riferimento comune: un quadro unificato e costantemente aggiornato dell’oceano.
Occhi sentinella sul mare
Il successo del Copernicus Marine Service si basa sulle missioni satellitari Copernicus Sentinel, realizzate per le esigenze del programma Global Monitoring for Environment and Security (GMES). Il programma GMES, inizialmente supportato dalle cosiddette “Missioni Contribuenti”, prevedeva una serie di satelliti dedicati, chiamati missioni Sentinel, per fornire servizi di informazione per applicazioni ambientali e di sicurezza.
Il satellite radar Sentinel-1A è stato il primo satellite Copernicus ad essere lanciato e ha iniziato a fornire dati per il Copernicus Marine Service. Sentinel-2A (2015) ha ampliato la disponibilità di dati. Nel 2016, Sentinel-3 ha rappresentato un importante passo avanti, fornendo misurazioni ad alta risoluzione della temperatura superficiale del mare, del livello del mare e del colore degli oceani, grazie a strumenti come l’Ocean and Land Colour Instrument (OLCI), che ha esteso la copertura di osservazione dalle aree costiere coperte all’oceano aperto. Lanciato nel novembre 2020, Sentinel-6 fornisce anch’esso dati vitali al Copernicus Marine Service. Sentinel 6 ha assunto il ruolo di missione altimetrica di riferimento e amplia la registrazione unica dell’innalzamento del livello medio del mare.
Un decennio di progressi
Dal suo lancio, il Copernicus Marine Service è cresciuto costantemente, con un aumento significativo dell’adesione da parte degli utenti, scandito da diversi traguardi significativi:
- 2017: Lancio dell’annuale Ocean State Report (OSR), che fornisce informazioni chiave sulla salute degli oceani.
- 2018: Lancio della piattaforma WEkEO in occasione del 20° anniversario di Copernicus, che consente un accesso semplificato ai dati di Copernicus Marine.
- 2019: aggiunta di variabili verdi (biogeochimiche) al catalogo dei prodotti Copernicus Marine, tra cui nutrienti, clorofilla e livelli di ossigeno.
- 2022: Copernicus Marine Service ha svolto un ruolo cruciale nel lancio dell’OceanPrediction Decade Collaborative Centre (DCC) all’Ocean Decade Forum di Lisbona e dell’EU Digital Twin Ocean (EU DTO), una rappresentazione virtuale dell’oceano che consente di elaborare scenari ipotetici .
- 2023: Importanti miglioramenti digitali. Lancio dell’Ocean Climate Portal, che fornisce approfondimenti sulle tendenze climatiche. Introduzione dei Copernicus Coastal e Arctic Hub, che integrano i dati Copernicus in un’unica piattaforma per un migliore accesso e monitoraggio dei dati.
- Dal 2024: sono stati implementati importanti aggiornamenti in MyOcean Viewer e Marine Data Store, tra cui nuovi dati in situ, mappe di base migliorate e dashboard.
Un importante fattore di crescita è stato il Programma di Collaborazione Nazionale (NCP). Promuovendo la cooperazione con i sistemi nazionali di monitoraggio marino, supportando la politica ambientale dell’UE e promuovendo la collaborazione internazionale, il NCP ha finora coinvolto 46 organizzazioni in 18 paesi.
Guardando avanti
Con l’entrata del servizio in una nuova fase, la Fase 2 di Copernicus Marine è ora in corso, mentre i preparativi per Copernicus Marine 3.0 sono già in corso. Il servizio beneficerà presto dei dati raccolti dalle prossime missioni di espansione Sentinel e dei risultati scientifici dei progetti Horizon Europe. Un’ulteriore integrazione con il programma Digital Twin Ocean dell’UE rafforzerà la leadership dell’Europa nella governance ambientale digitale.
Con la Terza Conferenza ONU sugli Oceani che si terrà a Nizza entro la fine dell’anno, il Copernicus Marine Service festeggerà il suo decimo anniversario con il Padiglione Digitale Oceano dell’UE . L’evento è più di una semplice celebrazione. È un promemoria del fatto che, in un mondo in rapida evoluzione, le osservazioni scientifiche e costanti dell’oceano non sono un lusso: sono una necessità.
Fonte: Copernicus