Marte come la Terra: le ere glaciali raccontano il clima antico

Le ere glaciali, un fenomeno cosmico

La Terra non è l’unico pianeta ad aver attraversato ere glaciali.

Negli ultimi 2,5 miliardi di anni, il nostro pianeta natale è stato colpito da diverse ere glaciali, la più recente delle quali, con un picco circa 20.000 anni fa, ha portato la temperatura media terrestre a circa 7–10 °C, fino a 8 °C in meno rispetto a oggi.

Le ere glaciali sono un fenomeno completamente diverso dal più recente riscaldamento globale causato dall’uomo. Fanno parte di un antico ritmo geologico dovuto principalmente ai cambiamenti orbitali e all’oscillazione dell’asse di rotazione di un pianeta.

Durante un’era glaciale, il ghiaccio si diffonde sotto forma di ghiacciai e calotte glaciali, e le fluttuazioni di temperatura consentono ai flussi di ghiaccio di avanzare e ritirarsi in tutto il mondo.

ere glaciali
Una sezione della superficie di Marte in tonalità di marrone chiaro e marrone chiaro. Una ripida cresta scura corre orizzontalmente al centro, formando una rupe scoscesa che scende verso una pianura più liscia e chiara nella parte inferiore. Il terreno superiore è accidentato e irregolare, con piccoli crateri e creste sparse, mentre la zona inferiore appare più piatta e dalla consistenza più delicata. Credito: ESA/DLR/FU Berlino

Ere glaciali su Marte: le prove nelle immagini ESA

Anche su altri pianeti osserviamo segni rivelatori di antiche ere glaciali: il loro impatto sull’attuale Marte è evidente in queste nuove immagini della High Resolution Stereo Camera a bordo della sonda Mars Express dell’ESA.

Le linee approssimativamente parallele che tagliano diagonalmente l’immagine sono note come Coloe Fossae, una caratteristica creata dal distacco alternato di blocchi di terreno.

Qui si vedono molti crateri, formatisi quando rocce spaziali si sono scontrate con la superficie: grandi e piccoli, sovrapposti, irregolari, raggruppati, alcuni ben definiti, altri levigati dall’erosione.

Sul fondo delle valli e dei crateri compaiono motivi di linee vorticose, tracce del flusso di materiale ghiacciato durante una precedente era glaciale marziana.

Le tracce glaciali del passato marziano

Questi modelli di terreno suggeriscono il clima passato di Marte. Sono noti tecnicamente come riempimento di valli lineari (nelle valli) o riempimento di crateri concentrici (nei crateri).

Si sono formati quando detriti ghiacciati scorrevano lentamente sulla superficie di Marte, ricordando i ghiacciai terrestri, e venivano ricoperti da uno spesso strato di materiale roccioso.

Tuttavia, questa regione si trova a una latitudine di 39° N, ben lontana dal polo nord marziano (90° N). Come si è accumulato il ghiaccio qui?

L’impulso dei ghiacciai in avanzamento e ritiro

La risposta sta nel movimento dei ghiacciai durante un’antica era glaciale.

Sebbene Marte sia oggi un pianeta secco, nel corso della sua storia ha sperimentato periodi alternati di caldo e freddo, gelo e disgelo, determinati dalle variazioni dell’inclinazione del suo asse.

Durante i periodi freddi, il ghiaccio si diffonde dai poli marziani fino alle medie latitudini, per poi ritirarsi quando il clima si riscalda, lasciando segni rivelatori.

Le valli lineari e i crateri concentrici osservati in questa fascia latitudinale indicano che l’intero clima globale di Marte è mutato.

Quest’area potrebbe essere stata ricoperta di ghiaccio fino a mezzo milione di anni fa, quando si concluse l’ultima era glaciale di Marte.

Coloe Fossae e la transizione del territorio marziano

Queste caratteristiche — colate glaciali, Coloe Fossae, crateri — sono evidenziate nell’immagine annotata della missione.

La divisione tra il territorio settentrionale e meridionale di Marte è ben visibile nelle mappe topografiche e di contesto.

Questa frattura globale circonda l’intero pianeta: in alcune zone è segnata da una scogliera alta due chilometri, in altre — come qui — è più simile a una fascia frastagliata di transizione, nota come Protonilus Mensae.

Un collegamento con le scoperte precedenti

I segni di una valle lineare e di un riempimento concentrico di crateri erano già stati evidenziati in un articolo ESA di agosto dedicato a Mars Express su Acheron Fossae.

Queste osservazioni rafforzano l’idea di ere glaciali ricorrenti su Marte, che continuano a modellare il paesaggio del Pianeta Rosso e a rivelare la sua evoluzione climatica nel tempo.

Fonte: ESA

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Redazione Economia dello Spazio Magazine