Intervista a Victor Hertel, dottorando presso il Centro aerospaziale tedesco

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Formazione e motivazioni

Fin da giovane affascinato dallo spazio e dalla geofisica, ho riconosciuto il valore sociale delle tecnologie spaziali. Questo mi ha spinto a studiare ingegneria aerospaziale, con un focus sui rischi ambientali e la sicurezza umana. Per me, lo spazio rappresenta lo spirito moderno dell’esplorazione, unendo ricerca scientifica, innovazione e impatto sulla società.

Attività attuale

Il mio lavoro attuale è incentrato sullo sviluppo di metodi di deep learning per la valutazione automatica dei danni agli edifici causati da disastri naturali. L’obiettivo è supportare la risposta umanitaria in tempo reale e contribuire alla pianificazione urbana resiliente tramite modelli di rischio e simulazioni predittive.

Tecnologie spaziali e acqua

La progettazione di satelliti per il monitoraggio dell’acqua coinvolge sensori sofisticati – attivi e passivi – in grado di rilevare temperatura, altezza del mare, colore oceanico e livelli di inondazione. Ogni sensore offre un punto di vista unico per l’analisi ambientale e climatica.

Monitoraggio delle acque sotterranee

Utilizzo la tecnica DInSAR per rilevare deformazioni del suolo, spesso legate ai cambiamenti nei livelli delle falde acquifere. Queste informazioni, combinate con dati idrologici e geologici, migliorano la comprensione del comportamento delle acque sotterranee.

Esperienza in UN-SPIDER

Durante il mio stage con UNOOSA/UN-SPIDER ho sviluppato strumenti interattivi per la mappatura di inondazioni e siccità, sfruttando Jupyter Notebook in ambienti cloud. L’obiettivo era rendere accessibili le tecnologie spaziali anche a utenti con risorse limitate.

Allerta precoce e machine learning

Sto esplorando come il machine learning possa migliorare il rilevamento e la previsione delle inondazioni rispetto agli approcci tradizionali. Sebbene promettente, questo campo richiede dati di alta qualità e modelli ben calibrati per evitare errori di generalizzazione.

Incertezze e decisioni umanitarie

Nella mia tesi magistrale ho analizzato come la quantificazione delle incertezze nelle mappe di inondazione possa migliorare la presa di decisioni in contesti umanitari. Le mappe probabilistiche aiutano a bilanciare il rischio e l’efficacia degli interventi.

Ricerca in Africa Occidentale

Durante un progetto ONU ho studiato la gestione delle inondazioni in Africa, rilevando che le tecnologie spaziali sono molto utili ma spesso sottoutilizzate per mancanza di competenze, accesso ai dati e coordinamento. Servono investimenti nella formazione e nella cooperazione istituzionale.

Innovazione e ambiente ideale

L’innovazione nasce in contesti multidisciplinari, dove team motivati e aperti all’errore collaborano in modo trasparente. Un ambiente dinamico, con forte orientamento allo scopo e al miglioramento continuo, è fondamentale per crescere e innovare.

Curiosità personale

Il mio stato preferito dell’acqua è quello liquido: racchiude bellezza, complessità e vita.