La rassegna di eventi della mostra dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) “Macchine del tempo” prosegue con un altro incontro d’eccezione.
L’8 febbraio alle ore 18:30, presso la Sala Auditorium di Palazzo Esposizioni Roma, Marica Branchesi, Gran Sasso Science Institute (GSSI), e Viviana Fafone, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN), ci racconteranno come gli scienziati – otto anni fa – hanno confermato la teoria dell’esistenza delle onde gravitazionali e qual è il futuro di questo campo di ricerca.
Era l’11 febbraio del 2016 quando in tutto il mondo arrivava la notizia: avevamo osservato il primo segnale di onde gravitazionali. Un secolo dopo le previsioni di Einstein eravamo finalmente in grado di “toccare con mano” l’esistenza delle increspature nel tessuto spazio-temporale, aprendo le porte a un nuovo campo di studi: l’astronomia multimessaggera. A distanza di otto anni da quello storico annuncio abbiamo scoperto molte cose grazie agli interferometri della collaborazione LIGO-Virgo e altrettante ce ne aspettiamo dall’Einstein Telescope, il rivelatore di prossima realizzazione.
Per questo evento, gratuito, gli organizzatori hanno previsto il servizio di interpretariato LIS.
“Macchine del Tempo” è promossa dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e da Azienda Speciale Palaexpo, ideata e realizzata da INAF in collaborazione con Pleiadi, e prodotta con il contributo di Azienda Speciale Palaexpo.
Nel corso della mostra si terranno presso Palazzo Esposizioni Roma una serie di incontri che permetteranno ai visitatori di conoscere più da vicino lo stato dell’arte della ricerca in campo astrofisico, senza tralasciare le contaminazioni artistiche e culturali. Si alterneranno aperitivi scientifici, che vedranno protagonisti i ricercatori dell’INAF, dibattiti con alcuni dei più importanti rappresentanti dell’avventura spaziale e astronomica, e intellettuali provenienti dal mondo umanistico, nonché spettacoli teatrali, comici e gare di poetry slam.
INAF – Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza: domenica 11 febbraio in scena “STEMmano ponno esse donne o ponno esse scienziate”
All’interno della mostra dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) “Macchine del tempo”, in occasione della Giornata internazionale delle donne e delle ragazze nella Scienza (iniziativa UNESCO), domenica 11 febbraio alle ore 20, presso la Sala Auditorium di Palazzo Esposizioni Roma (Scalinata di via Milano 9a) si terrà lo spettacolo di e con La Scienza Coatta, progetto di divulgazione scientifica, e Ludovica Di Donato, autrice e attrice, dal titolo “STEMmano ponno esse donne o ponno esse scienziate”.
Il programma dello spettacolo promette bene, in puro stile La Scienza Coatta: “Le chiamano nerd o “Signorina”; so’ troppo irrazionali ed emotive, non sono brave ed efficienti: chi sono? Non quello che volemo raccontavve in questo spettacolo. STEMano ponno esse donne e ponno esse scienziate è lo spettacolo a cura de La Scienza Coatta, che racconterà il gajardissimo contributo delle donne nelle discipline STEM a suon de meme e co ‘na cifra de ironia e de come nun so state piuma, ma fero ner monno daa scienza!”.
Giornalista, Capo Redattrice di Economia dello Spazio Magazine,Economia del Mare Magazine,Space&Blue, Vivere Naturale Magazine.