
NASA/Isaac Watson
Completata una fase chiave per il razzo lunare Artemis II: il primo volo con equipaggio della missione NASA verso la Luna si avvicina
Il razzo lunare Artemis II della NASA sta prendendo forma dopo l’integrazione con successo dell’adattatore del lanciatore sullo stadio centrale dell’SLS (Space Launch System) avvenuta il 12 aprile all’interno del Vehicle Assembly Building del Kennedy Space Center dell’agenzia in Florida. I tecnici dell’Exploration Ground Systems Program della NASA hanno utilizzato una gru da 325 tonnellate per sollevare l’adattatore del lanciatore a quasi 76 metri di altezza e abbassarlo lentamente sullo stadio centrale.
L’adattatore conico collega lo stadio di propulsione criogenica provvisorio , che alimenterà il volo di prova di Artemis II attorno alla Luna, allo stadio centrale dell’SLS. Durante il lancio e la risalita, l’adattatore dello stadio del lanciatore fornisce supporto strutturale e protegge i dispositivi avionici ed elettrici all’interno dello stadio superiore da vibrazioni estreme e condizioni acustiche. Successivamente, i team impileranno lo stadio di propulsione criogenica provvisorio sull’adattatore dello stadio del lanciatore.
L’adattatore di stadio è prodotto dall’appaltatore principale Teledyne Brown Engineering, nell’ambito del contratto ESSCA (Engineering Services and Science Capability Augmentation) della Divisione Esplorazione Spaziale di Amentum, utilizzando strumenti robotici autoreagenti a frizione e agitazione e saldatrici verticali presso il Marshall Space Flight Center della NASA a Huntsville, in Alabama. L’adattatore di stadio del lanciatore è arrivato al Kennedy Space Center nel settembre del 2024 a bordo della chiatta Pegasus della NASA.
Il volo di prova Artemis II porterà un equipaggio di quattro astronauti in un viaggio di 10 giorni attorno alla Luna, contribuendo a confermare i sistemi e l’hardware fondamentali necessari per l’esplorazione umana dello spazio profondo. La missione è il primo volo con equipaggio nell’ambito della campagna Artemis della NASA e rappresenta un ulteriore passo avanti verso le missioni sulla superficie lunare e aiuterà l’agenzia a prepararsi per future missioni umane su Marte.
Fonte: NASA









