Cerreto: “La legge sulla Space Economy è solo l’inizio di una visione strategica per il futuro industriale e tecnologico dell’Italia nello spazio”
Con l’approvazione alla Camera del disegno di legge sulla Space Economy, l’Italia compie un passo cruciale nel processo di modernizzazione normativa e industriale del settore spaziale. Lo ha sottolineato Marco Cerreto, deputato di Fratelli d’Italia e componente dell’Intergruppo parlamentare Space Economy, in occasione della presentazione del volume “Spazio – Verso una legge italiana”, tenutasi oggi alla Camera dei Deputati.
“Il disegno di legge è un punto di partenza”, ha dichiarato Cerreto, “non un punto d’arrivo. Serve a colmare un vuoto normativo, ma soprattutto a lanciare un’architettura istituzionale capace di accompagnare la trasformazione del comparto spaziale”.
La legge, che istituisce un Fondo dedicato alla Space Economy, disciplina per la prima volta in Italia le missioni spaziali private e inaugura un Piano nazionale per l’economia dello Spazio, segna l’ingresso formale del Paese nella nuova corsa allo Spazio, in cui la competizione non si gioca più solo tra agenzie pubbliche ma anche tra attori industriali privati, startup, venture capital e hub tecnologici.
L’arrivo dei privati, come ha osservato Cerreto, ha reso il settore più efficiente, dinamico e accessibile, ridefinendo il ruolo dello Stato da unico protagonista a facilitatore e regolatore. L’Italia, con questa normativa, sceglie un approccio flessibile, capace di adattarsi ai modelli emergenti dell’industria spaziale globale, da SpaceX a Starlink, ma con un’identità nazionale ben definita.
La visione è chiara: fare dello Spazio un asse strategico dello sviluppo industriale italiano, favorendo l’interazione tra imprese, ricerca, università e pubblica amministrazione.
Nel contesto di una competizione internazionale sempre più serrata, la Space Economy rappresenta non solo un’opportunità economica, ma anche una leva geopolitica e tecnologica. L’Europa stessa si interroga su come restare rilevante nella partita globale dominata da Stati Uniti e Cina. L’Italia, da sempre leader nel settore aerospaziale, può e deve giocare un ruolo da protagonista.
“Ora è il momento di investire in ricerca, formazione e innovazione”, ha affermato Cerreto, “per permettere alle nostre imprese, grandi e piccole, di conquistare il futuro dello Spazio”.
L’approvazione della legge è solo il primo atto. Le sfide vere iniziano adesso: implementare il Piano nazionale, attivare il Fondo, sostenere l’ecosistema delle startup spaziali, promuovere collaborazioni pubblico-private e rafforzare la presenza italiana nei programmi internazionali.
Ma soprattutto, serve una visione strategica di lungo periodo, capace di integrare la Space Economy nei grandi dossier nazionali: energia, ambiente, sicurezza, comunicazioni, logistica, clima. Lo Spazio non è più una frontiera lontana: è il nuovo territorio della nostra economia.