Gli studenti incontrano Walter Villadei: questa mattina, in diretta dalla ISS, il Colonnello ha risposto alle loro domande

Studenti incontrano Walter Villadei ASI 30 GENNAIO

Gli studenti, le studentesse e i docenti universitari e delle classi secondarie di II grado questa mattina hanno ‘incontrato’ il Colonnello Villadei.

Si è concluso dopo circa una ventina di minuti il collegamento organizzato questa mattina dell’auditorium dell’Asi con il Colonnello Walter Villadei, pilota della missione AX-3, in diretta dalla ISS, a cui sono seguiti interventi per illustrare gli esperimenti italiani selezionati per la missione.

Ad aprire i lavori della mattinata organizzata presso la sede romana dell’ASI e che vede una sala gremita di studenti delle scuole superiori e delle università, Germana Garofalo dell’Asi.

“Oggi celebriamo l’importanze dell’Italia nella ricerca spaziale. Incontreremo quindi i protagonisti di Ax-3. Tra poco avremo l’opportunità di collegarci con Villadei dallo spazio. La missione è frutto di una collaborazione tra istituzioni, industria, università”.

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Il primo intervento è stato di Luca Vincenzo Maria Salamone, Direttore Generale dell’Agenzia Spaziale Italiana dallo scorso novembre.

“Sono lieto di accogliervi in occasione di un collegamento con la ISS, la prima casa dell’umanità al di fuori della Terra, costantemente abitata da più di 20 anni e che l’Italia ha contribuito a costruire. Il 50% delle strutture dell’ISS è costruita da aziende italiane”.

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“La missione dell’AX-3 – ha continuato il Direttore – vede la collaborazione tra publico e privato cosa che sottolinea come stia cambiando il settore.

Lo spazio è un settore nel quale l’Italia esprime eccellenze, grazie alle innumerevoli applicazioni che ne derivano e grazie agli investimenti degli ultimi decenni. Grazie a questi programmi il nostro Paese ha acquisito capacità sistemiche che pongono l’Italia in prima linea nella corsa allo spazio. Il nostro Paese vanta inoltre una riconosciuta e consolidata ricerca, oltre che la nascita di molte startup prodotte in ambito universitario”.

“Ax-3 – ha continuato – dimostra ancora una volta la capacità scientifica e tecnologica del sistema Paese.

Nasce da un grande lavoro di squadra, possibile grazie all’ampio supporto governativo che ha permesso di raggiungere obiettivi, incrementare competenze scientifiche, tecnologiche attraverso esperimenti in micro-gravità. Il tutto per amplificare la grande esperienza in ambito tecnologico e medico”.

L’intervento del Generale di Squadra Aerea Silvano Frigerio Comandante del Comando Scuole/3^ R.A.

“Villadei – ha detto nel corso del suo intervento il Generale di Squadra Aerea Silvano Frigerio Comandante del Comando Scuole – si è formato proprio ad inizio anni Novanta con un percorso in Accademia Aeronautica e successivamente ha seguito tutti i corsi per diventare astronauta. E arrivare a bordo dell’AX-3 per portare avanti esperimenti della Voluntas.

L’idea è provare innovazioni e dare la possibilità a terra ai ricercatori, ingegneri, comunicatori di poter sviluppare quello che succede lassù a terra e portarlo nelle case a favore di tutta la comunità. L’Aeronautica Militare c’è. Insieme al Ministero della Difesa guardiamo per naturale vocazione al nuovo dominio, allo spazio, che non è più tanto nuovo, visto che siamo presenti da anni. Penso alle telecomunicazioni che attraverso lo spazio ci permettono di controllare. Lo spazio è nel presente e lo sarà ancora di più nel futuro nostro, vostro e di tutta l’umanità”.

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L’intervento di Barbara Negri, Responsabile Unità Volo umano Asi: “Un lavoro di squadra fatto in tempi ridottissimi”

Sul palco è posi salita Barbara Negri, Responsabile Unità Volo umano ASI: “Si tratta di un grande lavoro di squadra fatto in un tempo ridottissimo. Noi siamo stati avvertiti a maggio 2023. A giugno inoltrato siamo partiti e abbiamo messo a disposizione in questo grande scenario che cambierà lo spazio della ISS, vicino alla Terra, nel prossimo futuro, perché diventerà un avamposto più commerciale più che uno spazio usato da Esa e Nasa.

Si tratta di un cambio di paradigma incredibile e noi siamo arrivati per primi. Questa occasione messa a disposizione dal nostro Paese è stata presa al volo. Abbiamo cercato di mettere a frutto esperimenti che avessero già un background. Abbiamo fatto un upgrate di esperienza già esistenti. E’ stata una esperienza faticosissima, ma di grande interesse”.

Colonnello Pilota Alfredo Pietrolucci Aeronautica Militare: “I detriti spaziali sono come pallottole”

In merito ai detriti spaziali, è intervenuto il Colonnello Pilota Alfredo Pietrolucci dell’Aeronautica Militare.

“L’Aeronautica Militare da anni è impegnata nello spazio. Soprattutto nel capire cosa c’è nello spazio. Se non capiamo cosa c’è nello spazio, cosa orbita intorno alla Terra non possiamo operare. Questo esperimento in particolare che Villadei sta eseguendo riprende il software che il centro dell’Aeronautica Militare usa ogni giorno per il monitoraggio dei detriti spaziali. La finalità è quella di operare autonomamente a bordo della ISS. In qualche modO per renderla autonoma senza il supporto dei centri sulla Terra”.

In merito ai detriti, il Colonnello ha spiegato che quando parliamo di decine di migliaia di detriti di qualche centimetro o di milioni di detriti sotto un centimetro “parliamo di pallottole. Perché l’energia cinetica del corpo grande quanto una mozzarella è pari a quella di un camion lanciato alla velocità di 100 km orari. È fondamentale conoscere dove sono, per poter operare in sicurezza nello spazio”.

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La dottoressa Negri ha poi parlato delle tute usate dagli astronauti, della capacità di proteggere gli astronauti dalle radiazioni.

Mentre il Colonnello ha proseguito parlando della sostenibilità dello spazio e dell’ulteriore rivoluzione in senso commerciale.

“È importante capire quale sia il ruolo dello spazio nella vita di ogni giorno. Non possiamo andare neanche al bancomat senza le capacità spaziali. È importante capire che lo spazio è una risorsa che va preservata secondo due pilastri fondamentali. Fino ad ora le operazioni erano date per garantite. Si poteva operare senza essere disturbati. Non è più così.

Operare nello spazio sigbifica avere quell’ombrello di difesa delle nostre capacità e servizi spaziali. Russia e Cina stanno approntando le loro capacità spaziali. Quindi non è più un ambiente pacifico. È un ambiente conteso e congestionato.

È necessario che sviluppiamo capacità di deterrenza dei nostri assetti e capacità e dall’altro rafforziamo la cooperazione.

Da una parte sviluppo capacità operative efficaci e dall’altra distensione. I due aspetti vanno di pari passo, supportando iniziative a livello internazionali come l’Italia sta facendo”.

Negri, ASI, e l’importanza della cooperazione

“La parte più interessante è la cooperazione – ha continuato la dottoressa Negri dell’Asi -. I grandi progetti che sono ambiziosi, come portare l’uomo sulla Luna per farlo restare e lavorare, ma parliamo di Marte, obiettivo ancora più ambizioso, si può fare solo in cooperazione. La Stazione Spaziale è un mondo a parte dove Russia e Usa collaborano. Lì i problemi terrestri non arrivano. È un campo che segue grandi sfide alimentate dalla possibilità di lavorare insieme, per portare risultati a beneficio di tutta l’umanità. Sono d’accordo che la ISS sia già esempio di cooperazione che va oltre ogni conflitto che viviamo sulla Terra”.

studenti collegati con Walter Villadei sulla ISS PIETROLUCCI

Walter Valladei in collegamento con gli studenti alle 10,27

Alle ore 10,27 circa è iniziato il collegamento con la ISS e il Colonnello Walter Valladei che ha salutato i presenti con l’entusiasmo e il sorriso a cui ormai ci ha abituato. Accolto da un grande applauso della platea formata per lo più da studenti, si è detto felice di essere collegato con dietro di sé la bandiera italiana.

“L’emozione che provo è grandissima, dopo tanti anni di addestramento. Ho la consapevolezza che tutto questo è il risultato di un grande lavoro di squadra”.

Dopo i saluto iniziali del Direttore e della conduttrice, sono arrivate le domande degli studenti.

Le domande degli studenti

“Quali consigli può dare a chi vuole fare il suo lavoro?”

“Prima di tutto è una professione fatta di grande collaborazione internazionale. Quello che i giovani scienziati possono fare in termini di esperienze all’estero è importante. Diciamo che ormai sta diventando una normale dimensione di lavoro. ciò che mi sento di dire è di non guardare ai percorsi fatti dagli altri, ma è importante individuare il proprio”, ha risposto dallo spazio Villadei.

Quali gli effetti della microgravità sul corpo umano?

“L’organismo umano non è fatto per vivere nello spazio. Ma siamo dotati di grande capacità di adattamento. Gli effetti, ma per lo più su chi rimane per lunghi periodi, sono riduzione della massa ossea e dei muscoli. Inoltre siamo esposti ad ambienti con grandi radiazioni. la prima cosa che si sente è un senso di nausea, soprattutto nelle prime ore in cui si è a bordo. In generale, per quanto mi riguarda, l’adattamento è stato rapido e d efficace. Pensavo poi di non riuscire a riposare, invece sono riuscito a riposare molto bene. Il nostro organismo si adatta, ma decisamente meglio se si fa allenamento fisico prima di partire e anche durante il volo”.

A quale esperimento tiene di più?

“Non c’è un esperimento a cui tengo più degli altri. Ce ne sono moltissimi che hanno un impatto sulla vita a Terra. Ricordo quelli che si occupano di Parkinson e Alzheimer, abbiamo studi sulla fertilità femminile. Abbiamo esperimenti che vengono dall’industria, per questo ho portato nuovi tessuti per proteggere gli astronauti dalle radiazioni. Da oggi, per esempio, provo una nuova tuta con dei sensori. E poi esperimenti proposti dall’Aeronautica che punta a capire la questione dei detriti”.

Quanto è importante la cooperazione internazionale nella esplorazione? I conflitti hanno ripercussione nel vostro lavoro?

“La missione è dimostrazione che la cooperazione è un fattore essenziale. Si sta aprendo una pagina nuova con questo ampliamento della comunità che accede allo spazio. Questa è la prima missione europea. Il nostro comandante è spagnolo e americano, cioè ha la doppia cittadinanza. L’Italia è sempre stata protagonista. Lo è stata in questa missione e lo sarà in futuro”.

E in merito all’alimentazione che cerca di mitigare gli effetti della microgravità, sicuramente consigliato il mangiare frutta e verdura, ma anche la pasta che per la prima volta viene portata nello spazio!

La mattinata è proseguita, dopo la chiusura del collegamento, con la spiegazione degli esperimenti che si stanno conducendo con Ax-3.

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angela iantosca

Giornalista, Capo Redattrice di Economia dello Spazio Magazine,Economia del Mare Magazine,Space&Blue, Vivere Naturale Magazine.