Lanciato NISAR, satellite congiunto NASA-ISRO

NISAR
NISAR, frutto della collaborazione tra la NASA e l’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale, utilizzerà un radar ad apertura sintetica per monitorare quasi tutte le superfici terrestri e ghiacciate del pianeta due volte ogni 12 giorni.
Credito: NASA/JPL-Caltech

La NASA ha fornito la copertura in diretta delle attività di lancio del NISAR (NASA-ISRO Synthetic Aperture Radar) mercoledì 30 luglio, dal Satish Dhawan Space Centre sulla costa sud-orientale dell’India.

Frutto di una collaborazione tra la NASA e l’Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (ISRO), il primo satellite del suo genere è stato lanciato a bordo di un veicolo di lancio satellitare geostazionario dell’ISRO con una missione volta a scansionare quasi tutte le superfici terrestri e ghiacciate della Terra due volte ogni 12 giorni.

Grazie ai suoi due strumenti radar, un sistema a banda S fornito dall’ISRO e un sistema a banda L fornito dalla NASA, la missione NISAR fornirà dati ad alta risoluzione per aiutare i decisori, le comunità e gli scienziati a monitorare le principali infrastrutture , i campi agricoli e i movimenti delle superfici terrestri e ghiacciate.

Acclamato come un momento cruciale di un anno pionieristico per la cooperazione spaziale civile tra Stati Uniti e India dal Presidente Trump e dal Primo Ministro Modi durante la loro visita a Washington a febbraio, il lancio del NISAR ha promosso la cooperazione tra Stati Uniti e India e porterà benefici agli Stati Uniti in settori quali l’agricoltura e la preparazione e risposta a disastri come uragani, inondazioni ed eruzioni vulcaniche.

La missione NISAR è la prima missione satellitare congiunta tra NASA e ISRO, e segna un nuovo capitolo nella crescente collaborazione tra le due agenzie spaziali. Il lancio di NISAR, in preparazione da anni, si basa su una solida tradizione di programmi di successo, tra cui Chandrayaan-1 e la recente missione Axiom-4, che ha visto per la prima volta astronauti di ISRO e NASA vivere e lavorare insieme a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

Fonte: NASA