Credito: NASA/Kim Shiflett
NASA IMAP esplorerà l’eliosfera e il meteo spaziale, affiancata dalle missioni Carruthers e SWFO-L1 in lancio con Falcon 9
La NASA ha invitato i media a visionare la sonda spaziale IMAP (Interstellar Mapping and Acceleration Probe) dell’agenzia e altre due missioni: il Carruthers Geocorona Observatory e l’osservatorio Space Weather Follow On–Lagrange 1 (SWFO-L1) della National Oceanic and Atmospheric Administration (NOAA), che verrà lanciato insieme all’IMAP come servizio di ridesharing.
I media hanno avuto l’opportunità di fotografare le tre sonde spaziali e di parlare con esperti in materia che hanno rappresentato tutte e tre le missioni. L’evento si è tenuto giovedì 28 agosto presso il centro di elaborazione del carico utile di Astrotech Space Operations a Titusville, in Florida.
La missione IMAP studierà l’eliosfera, una vasta bolla magnetica creata dal Sole che protegge il nostro sistema solare dalle radiazioni provenienti dallo spazio interstellare. Carruthers utilizzerà le sue telecamere ultraviolette per monitorare l’impatto del materiale proveniente dal Sole sulla parte più esterna dell’atmosfera terrestre. La missione SWFO-L1 osserverà le eruzioni solari e monitorerà il meteo spaziale in arrivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7, fornendo allerte tempestive e convalidando le previsioni che proteggono le infrastrutture vitali di comunicazione e navigazione, gli interessi economici e la sicurezza nazionale, sia sulla Terra che nello spazio.
La NASA non prevede di lanciare queste tre missioni prima di settembre con un razzo SpaceX Falcon 9 dal Launch Complex 39A del Kennedy Space Center dell’agenzia in Florida.
Informazioni sugli osservatori
I tre osservatori si stanno preparando per il lancio verso il punto di Lagrange 1, che si trova a circa un milione di miglia dalla Terra verso il Sole. Lì, orbiteranno attorno a questo punto di equilibrio gravitazionale, mantenendo una posizione stabile tra la Terra e il Sole. L’IMAP della NASA utilizzerà i suoi 10 strumenti per mappare il bordo dell’eliosfera e rivelare come il Sole accelera le particelle cariche, completando il puzzle essenziale per comprendere l’ambiente meteorologico spaziale nel sistema solare. I vari strumenti della missione forniranno inoltre dati meteorologici spaziali quasi in tempo reale agli scienziati sulla Terra.
L’ osservatorio Carruthers riprenderà il bagliore della luce ultravioletta emessa dagli strati più alti dell’atmosfera terrestre, la cosiddetta geocorona, per aiutare i ricercatori a comprendere come l’atmosfera del nostro pianeta sia modellata dalle condizioni spaziali. Il satellite SWFO-L1 del NOAA utilizzerà la sua suite di strumenti per campionare il vento solare e il campo magnetico interplanetario, mentre il suo coronografo di bordo rileverà le espulsioni di massa coronale e altri eventi solari. Insieme, queste osservazioni meteorologiche spaziali in tempo reale consentiranno di adottare misure precauzionali per proteggere satelliti, reti elettriche, aviazione e tecnologie di comunicazione e navigazione.
Fonte: NASA