Stanno tornando dal Marocco i ragazzi che hanno preso parte al progetto “Sotto lo stesso cielo” nato dalla collaborazione tra l’associazione Elda Mazzocchi Scarzella, l’Inaf di Cagliari e il Marocco. E noi abbiamo sentito la sua coordinatrice, Maria Giovanna Dessì che ci ha parlato del progetto e dell’entusiasmo di condividere una esperienza del genere con i ragazzi.
Il progetto “Sotto lo stesso cielo”, sostenuto dalla Legge Regionale 19 del 1996 della Regione Sardegna e che ha come capofila il comune di Musei e al quale collaborano anche ASECON e Teatro impossibile, ha l’obiettivo di promuovere la biografia e gli insegnamenti di 10 donne sarde e marocchine, accomunate come dice il titolo del progetto dallo stesso cielo. Protagonisti 16 adolescenti della Regione di (Marocco) e del Sulcis Iglesiente (Italia) che in questi 12 mesi di progetto saranno occupati in attività di sensibilizzazione e formazione sul tema con i bambini delle scuole elementari dei due Stati.
“Sotto lo stesso cielo”: 5 donne sarde protagoniste della prima missione
In questa prima missione in Marocco protagoniste sono state 5 donne sarde, Elda Mazzocchi Scarzella, Maria Cocco, Maria Lai, Grazia Deledda, Maria Carta raccontate dagli adolescenti ai bambini della scuola “Le sapin” di Ifrane.
Oltre ai laboratori dedicati alle donne gli studenti, in linea con il titolo del progetto, hanno organizzato dei laboratori dedicati all’astronomia, seguendo la metodologia del coding. Responsabili di questa attività Silvia Casu e Paolo Soletta dell’INAF, guidati in questo dagli attori della compagnia teatrale “Teatro impossibile”.
L’Istituto nazionale di astrofisica è uno tra gli istituti pubblici con più collaborazioni internazionali al mondo, e i suoi 17 osservatori sparsi per l’Italia ospitano centinaia di ricercatori con un grande bagaglio di scienza ma anche di contatti personali che possono essere messi a disposizione delle comunità di appartenenza e della solidarietà internazionale.
A marzo l’esperienza continua con 5 donne marocchine in Sardegna
Ora gli adolescenti marocchini andranno in Sardegna (la missione è prevista in marzo) per parlare ai bambini delle scuole elementari di 5 donne marocchine, e replicare anche con loro i laboratori dedicati all’astronomia. Le donne marocchine di cui parleranno sono:
1) Sayyida Al Hurra: Sayyida al-Hurra: difese con successo Tetouan dagli attacchi degli spagnoli e dei portoghesi durante il suo governo. La sua leadership militare strategica e gli sforzi diplomatici furono determinanti nel proteggere la città dalle minacce esterne e nel mantenerne l’indipendenza.
2) Raja Cherkaoui El MOursil: gli importanti contributi di Raja Cherkaoui El Moursli includono la sua ricerca nei campi della gravità quantistica, della teoria delle stringhe e della cosmologia.
3) Kharboucha: Kharboucha: è una famosa figura letteraria del patrimonio marocchino. La storia di Kharboucha è una delle più conosciute del Marocco. Nella sua canzone più famosa cantava di un sovrano ingiusto e difendeva il suo popolo, ma sfortunatamente è stata uccisa a causa di quella canzone.
4) Chaibia Talal: Chabia Talal: è una figura importante in Marocco per la sua difesa dei diritti e dell’istruzione delle donne. È stata una sostenitrice attiva dell’emancipazione delle donne e del miglioramento dell’accesso all’istruzione, soprattutto per le ragazze. Chabia Talal ha fondato associazioni e iniziative volte a promuovere l’istruzione femminile e a combattere le disuguaglianze di genere in Marocco.
“Sotto lo stesso cielo”, Maria Giovanna Dessì: “Dai ragazzi possiamo imparare la voglia di camminare insieme in un mondo dove gli unici confini sono dettati dalla specie umana”
Dichiara la coordinatrice del progetto, Maria Giovanna Dessì, dell’associazione Elda Mazzocchi Scarzella, in attesa del volo di rientro che sta portando i ragazzi alle loro case: “La bellezza di questi progetti è vedere l’unione e la collaborazione tra i ragazzi, che va oltre ogni barriera. Da loro possiamo imparare la collaborazione e la voglia di camminare insieme in un mondo dove gli unici confini sono dettati dalla specie umana. Confini che anche grazie a questo progetto stiamo provando a superare”.
La coordinatrice Dessì: “Sono le diversità a rendere il mondo una meraviglia!”
“Il viaggio è uno strumento educativo che l’associazione Elda inserisce in tutti i suoi progetti – conclude Maria Giovanna Dessì – in quanto stimolare la curiosità e favorire la bellezza dell’incontro tra ragazzi diversi e distanti è fondamentale per avere cittadini consapevoli del proprio territorio e pronti a conoscerne altri. Dopotutto, sono proprio le diversità che rendono il mondo un’autentica meraviglia, così come il progetto “Sotto lo stesso cielo” vuole comunicare, nel suo senso più profondo”.
Foto di Maria Giovanna Dessì
Giornalista, Capo Redattrice di Economia dello Spazio Magazine,Economia del Mare Magazine,Space&Blue, Vivere Naturale Magazine.