Dopo l’intervento del Ministro Urso, ad avvio dei lavori della seconda edizione di Space&Blue ha parlato il Ministro Musumeci che si è unito al collega nel complimentarsi con la Busatto per la tenacia e la lungimiranza nella realizzazione del forum.
“Un anno fa abbiamo tentato di avviare un ragionamento in un binomio indissolubile, spazio e mare, due dimensioni nelle quali l’Italia gioca la sua carta migliore e per farlo non ha molto tempo perché la competizione cresce e noi dobbiamo farci trovare puntuali.
Stiamo procedendo in perfetta intesa perché le imprese coinvolgono sia la dimensione spaziale che quella marittima, perché all’estero l’Italia ha un passaporto senza più limiti e la nostra imprenditoria ha conquistato quella fiducia che è un elemento essenziale perché un imprenditore possa investire, lavorare e scommettere che l’attività imprenditoriale richiede. Sull’economia del mare non c’è bisogno di richiamare dati.
Al convegno Risorsa Mare che si è svolto qualche settimana fa a Palermo, abbiamo riproposto i concetti e le prospettive che sono rassicuranti: quasi tutte le filiere vedono l’Italia detenere una leadership incontestabile. Oltre alla cantieristica e alla nautica, c’è un altro comparto, penso all’eolico in mare dove permangono incertezze”.
Space&Blue: “Ogni passo va fatto con senso di responsabilità”
“Il Mediterraneo è molto inquinato – ha continuato Musumeci -, la temperatura si è innalzata, sono aumentate le specie aliene, alcune fasce costiere potrebbero essere sommerse prossimamente. A fronte di questo dobbiamo guardare a media e lunga scadenza. Il mare è una straordinaria risorsa. Le regioni del Sud sono quelle dove più cresce l’economia del mare, segno evidente che di questo bene nel passato non si è fatta la necessaria valorizzazione. Quest’anno c’è l’impegno che abbiamo mantenuto quando nel 2023 abbiamo parlato di dimensione subacquea dove mancano le regole. L’Italia forse è il primo Paese in Europa che si è dotato di una legge che disciplina le attività nella dimensione subacquea.
Il parlamento italiano dovrà occuparsi proprio del disegno di legge che abbiamo approvato qualche settimana fa: un disegno di legge sobrio, snello, articolato e compiuto che consente i stabilire regole valide per tutti e che prevede tra le novità l’istituzione dell’Agenzia per la Sicurezza delle attività subacquee. In questo la Marina Militare giocherà un ruolo fondamentale.
Obiettivo è mettere insieme la politica, le imprese, il mondo accademico: c’è bisogno di confrontarsi in queste dimensioni – più nella subacquea che nello spazio – ancora molto da esplorare. Ogni passo va fatto con senso di responsabilità”.