Comparini, Massimo Comparini, Managing Director Space Business Unit Leonardo è intervenuto allo Space&Blue Forum che si è svolto il 19 novembre al Mimit.
“Sono alla Cop29 dove abbiamo portato il nostro contributo come Leonardo. qui abbiamo portato la testimonianza di Leonardo, come le informazioni derivanti dallo spazio siano determinanti per la costruzione di un pianeta sostenibile.
La sostenibilità ha una grande rilevanza anche rispetto all’ambiente marino. Sono stati citati i Cluster di servizi che sono gruppi di servizi che già oggi attraverso le informazioni che estraiamo da dati Copernicus noi forniamo per l’ambiente marino. Fanno parte di un concetto complessivo di sicurezza.
Oggi la ricchezza dei dati geo-spaziali ci consente di costruire una modellistica sempre più sofisticata e quindi il lavoro sui cosiddetti Gemelli Digitali, Digital Twins, è un elemento molto rilevante anche rispetto alle sinergie tra ambiente marino e quello spaziale.
Perché è importante? Perché oggi attraverso sensori via via più sofisticati cominciamo ad avere un’informazione, dobbiamo avere un’informazione più dettagliata di quel mondo sconosciuto che l’ammiraglio Bergotto ha richiamato.
Però attraverso sensori, elementi di connettività sui quali possiamo costruire modelli analogamente a quelli che costruiamo sulla superficie terrestre, modelli che possiamo interpretare. Credo che questo sia un terreno di lavoro su cui esplorare una sinergia. Terreno di lavoro nel quale individuiamo non solo nella modellistica di superficie, ma anche nella modellistica underwater un possibile futuro.
Sulla rilevanza strategica e aspetti di sicurezza se n’è parlato molto”.
Space&Blue: la sinergia di tecnologie che operano in ambienti estremi
“Ma mi preme sottolineare quanta tecnologia italiana possiamo mettere a disposizione di questi mondi. Se conosciamo meglio Marte degli abissi è perché nei decenni passati tanta tecnologia italiana, per esempio nella mappatura radar dei pianeti, ha consentito di avere queste informazioni.
Due ulteriori riflessioni. Certamente abbiamo la sinergia di tecnologie che operano in ambienti estremi, lo sviluppo dell’economia dell’orbita bassa terrestre, tutto ciò che avviene nelle Stazioni spaziali commerciali, come Ax3 che stiamo costruendo in Italia, per sostenere questa economia abbiamo bisogno di veivoli robotici. Immaginate come possiamo sviluppare sinergie.
Al pari tutte le tecniche di intelligenza artificiale. Oggi non potremmo estrarre informazioni senza algoritmi avanzati di Intelligenza artificiale. Queste sono le tecnologie che ci consentiranno di avere informazioni sempre più approfonditi nell’underwater. Due esempi dove penso che queste due comunità, quella del mare e dello spazio, che operano in continuità tra competenze tecniche, industriali e accademiche, possono lavorare insieme e dove penso ci siano filiere che possano lavorare in modo efficace”.