Donne fra le stelle: si chiude parlando di pace nello spazio e di Abano Terme futuro “approdo stellare e scientifico”

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Donne fra le stelle chiude in bellezza parlando di pace nello spazio e augurandola anche per la terra

Gli organizzatori sono già pronti alla quarta edizione, in estate, nel 2025, sempre ad Abano Terme e a far diventare la cittadina aponense un importante “approdo stellare e scientifico”.

“Stiamo vivendo momenti difficili, venti di guerra ovunque. Da questo palco, circondato da donne portatrici di pace per antonomasia, voglio lanciare un monito alla pace. 

Lo spazio infatti unisce ciò che la terra divide. Se guardiamo alla  stazione spaziale internazionale troviamo russi americani e tanti altri scienziati che convivono assieme in nome della scienza e del genere umano”. 

Con queste parole di Dante Fortunato, ideatore e organizzatore di “Donne fra le stelle”, si è chiusa la tre giorni dedicata al ruolo della donna nella ricerca aerospaziale ad Abano Terme, che si è tenuta presso il Teatro Marconi e che ha visto la presenza di 500 persone agli eventi in programma. 

Donne fra le stelle: al centro astronaute, astrofisiche, ingegnere aerospaziali e ricercatrici

Al centro della scena astronaute, astrofisiche, ingegnere aerospaziali e ricercatrici che hanno parlato al grande pubblico delle loro ricerche, delle meraviglie e segreti del cosmo, di space economy, di cibo spaziale, del rapporto tra scienza e fede, dell’importanza di avvicinare le bambine e le ragazze alla discipline stem. 

Perché se ormai siamo in tante – ha spiegato Barbara Negri Responsabile del Volo Umano e Sperimentazione Scientifica dell’Agenzia Spaziale Italiana – che ci occupiamo di stelle e di spazio, siamo ancora in poche nei posti di comando, come in molti altri ambienti di lavoro”.

Abano Terme è diventata così la capitale dell’aerospazio in rosa, con ben ventidue scienziate e ricercatrici provenienti dai principali istituti e centri di ricerca europei che si sono raccontate umanamente e professionalmente, con un linguaggio accessibile e coinvolgente per tutti, nella terza edizione della manifestazione, fino ad oggi svoltasi in terra calabrese. 

La manifestazione si è chiusa con un’importante premiazione, quella nel ricordo di Rossella Panarese, straordinaria autrice e conduttrice di Rai Radio3 e ideatrice di Radio3 Scienza, un quotidiano scientifico ancora oggi in onda. Rossella è stata collaboratrice nella prima edizione di Donne fra le Stelle.

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Donne fra le stelle: il giornalista Andrea Bettini premiato

Il Premio, a tre anni dalla sua prematura scomparsa, ha voluto dare un riconoscimento al miglior divulgatore scientifico e/o alla miglior divulgatrice scientifica dell’anno. 

Il riconoscimento è andato al giornalista Andrea Bettini Giornalista scientifico di RaiNews24 e curatore della rubrica Futuro24. Rai news 24 e a Edvige Pezzulli scrittrice e divulgatrice, una delle fondatrici di WeSTEAM, una rete di scienziate impegnate nella promozione di una scienza plurale e inclusiva. 

 “Penso sia importante parlare di comunicazione scientifica , perché ancora non è ben chiaro ai più quanto fondamentale sia non solo fare scienza ma raccontarla, per guardare al futuro in modo più ricco e interessante– queste le parole della Pezzulli collegata da Roma per un problema familiare. 

 “E’ con orgoglio – queste le parole di Andrea Bettini – che ricevo questo premio che ricorda una collega eccezionale come la Panarese, una donna che ha saputo costruire tanto. Noi cerchiamo di portare avanti questa scintilla di passione con Rainews, raccontando ogni settimana il mondo della ricerca e della scienza e ovviamente dello spazio, che ha un ruolo fondamentale perché.. dove c’è futuro se non nello spazio!”.

Il Premio, era patrocinato da Confindustria Veneto e a consegnare il premio sono stati Marco Greggio Referente Territoriale Ovest Colli di Confindustria Veneto Est e Chiara Rossetti membro del consiglio generale di Confindustria Veneto. 

Donne fra le stelle: una tre giorni diretta da Riccardo Mei

Ad dirigere invece con la sua voce la tre giorni ci ha pensato l’attore e cantante Riccardo Mei, voce narrante di numerosi programmi Rai e di documentari del National Geographic. 

Oltre al Teatro gli altri luoghi della tre giorni sono stati anche la piazza del Sole e della Pace, dove si è potuto osservare il cielo notturno e diurno con i telescopi messi a disposizione gratuitamente dal G.A.P. Gruppo Astrofili di Padova, partner dell’evento. Qui c’era spazio per i più piccoli con lo Space Kids dove i bambini della fascia d’età 5-11 anni sono stati coinvolti in attività laboratoriali, con spiegazioni e racconti sul sistema solare e le costellazioni, ricevendo al termine un attestato di partecipazione con la loro foto sulla riproduzione dell’Apollo 11.

Nella piazza sarà infatti è stata presente anche l’installazione in riproduzione 1:1 del modulo di allunaggio dell’Apollo 11 realizzato dalla struttura Y-40 The Deep Joy

Struttura che è stata visitata nel primo pomeriggio della domenica dalle scienziate protagoniste della tre giorni, in particolare guardando alla nuova piscina in costruzione, che sarà al centro di una fruttuosa collaborazione con l’Agenzia Spaziale Italiana.

Con questo ulteriore tassello il comune di Abano si prepara a diventare un “approdo stellare e scientifico” di riferimento a livello nazionale, visto che sta già lavorando alla costruzione di un centro di ricerca aerospaziale presso il Kursaal, con la collaborazione dell’Asi, dell’Istituto Nazionale di Astrofisica e dell’università di Padova. 

Non mancherà ovviamente, sempre ad Abano Terme, anche la quarta edizione della manifestazione, che però si sposterà però all’aperto, in estate, nel 2025. 

E’ possibile rivedere la tre giorni nella pagina facebook di Donne fra le stelle 2024 ( https://www.facebook.com/donnefralestelle2024).

Giornalista, Capo Redattrice di Economia dello Spazio Magazine,Economia del Mare Magazine,Space&Blue, Vivere Naturale Magazine.