New Space Economy, la sfida per lo sviluppo passa da qui. Appuntamento a Fiera Roma con NSE Expoforum dal 14 al 16 dicembre

New space economy expoforum presentazione MIMIT 29 gennaio foto TWITTER

New Space Economy: essere all’avanguardia in Europa e nel mondo dell’economia dello spazio, nella quale l’industria italiana può diventare un pilastro per lo sviluppo del nostro Paese, è stato il tema centrale dell’incontro dello scorso 29 maggio presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) al quale hanno partecipato il Presidente dell’Agenzia Spaziale Italiana Teodoro Valente, la Vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli, il Consigliere Diplomatico del Ministro Urso Mario Cospito, il Capo Dipartimento per le Politiche per le Imprese e Mercato e Tutela Amedeo Teti, oltre al Presidente Internazionalizzazione dell’Associazione Esposizioni e Fiere Italiane Pietro Piccinetti e l’Amministratore unico di Fiera Roma Fabio Casasoli.

New Space Economy: un’occasione importante per promuovere conoscenze e incontri

Con piena unanimità tutti gli intervenuti – assieme per l’occasione del lancio della edizione 2024 di New Space Economy Expoforum, la manifestazione di Fiera Roma dedicata alla nuova economia dello spazio che si terrà i prossimi 14, 15 e 16 dicembre – , hanno evidenziato la centralità del settore spazio e la necessità che l’Italia mantenga e rilanci il proprio ruolo da protagonista, sottolineando come in quest’ottica New Space Economy Expoforum rappresenti un’occasione importante per promuovere conoscenze e incontri, sviluppare o avviare attività e intercettare le enormi  opportunità che l’economia dello spazio mette in palio.

nse space economy

Cospito: “Il settore spaziale è importante anche per le tecnologie di frontiera”

Il settore spaziale, ha infatti sottolineato il Consigliere Diplomatico del Ministro Urso, Mario Cospito, aprendo il giro di tavolo “è importante anche per le tecnologie di frontiera. Dallo Spazio vengono portati benefici enormi, è leader mondiale per la filiera aerospaziale. Siamo uno dei pochissimi Paesi ad avere l’intero circuito”.

E, facendo riferimento alla legge quadro alla quale sta lavorando il ministro Urso, che regolerà, tra l’altro, l’accesso allo spazio degli operatori privati, ha rimarcato: ”Prima erano coinvolti solo soggetti pubblici, mentre negli ultimi anni, soprattutto da parte americana, si sono affacciati soggetti privati”.

Nse: Vicepresidente Regione Lazio Angelilli

Angelilli ha annunciato tra le misure previste 60 milioni per venture capital

Ha ribadito la centralità della sfida anche la Vicepresidente della Regione Lazio Roberta Angelilli.

”La sfida è globale – ha affermato -. Concentriamoci per rimanere leader. Non è questo un settore in cui ci si può permettere il lusso di rimanere fermi, perché rimanere fermi significa fare un passo indietro”. E ricordando con i numeri l’eccellenza del Lazio per quanto riguarda il settore aerospazio (300 imprese, 23.000 addetti, 5 mld fatturato annuo, 1,6 mld solo per l’export) ha enunciato tra le misure previste 60 milioni per venture capital, “perché le start up innovative mettono sul campo grandi idee e hanno bisogno di sostegno”.

“Dobbiamo premiare chi vuole valorizzare percorsi innovativi – ha precisato -. Dobbiamo fare sistema, rafforzare le relazioni tra le istituzioni e tutti gli attori, dobbiamo stare tutti dalla stessa parte e quindi la costituzione di un tavolo tecnico strategico con il supporto del Mimit che può rappresentare una visione strategica che impegni tutto il governo nonché le istituzioni regionali per essere pronti anche per la nuova fase europea. Avremo una nuova Commissione europea, una nuova strategia di finanziamenti e lì davvero dobbiamo essere protagonisti. Questa – ha concluso – deve essere la nostra missione di sistema”.

Asi - Teodoro -valente-Ax-3
Asi -valente-

Valente: “L’Italia è l’unico Paese europeo in grado di presidiare tutti i domini dello Spazio”

Il numero uno dello spazio italiano, il Presidente Asi Teodoro Valente, nel suo intervento centrale ha ribadito che “l’Italia è l’unico Paese europeo in grado di presidiare tutti i domini dello Spazio – Osservazione della Terra, esplorazione umana, robotica, navigazione, scienza e ricerca”, ha una comunità scientifica e tecnologica “di assoluto valore internazionale” e istituzioni che “hanno deciso di supportare in maniera rilevante il settore”.

Il presidente Asi ha particolarmente evidenziato la sfida che l’ingresso di privati e del no space del settore comporta. 

“Ciò che occorre fare per meglio cogliere le opportunità di questo nuovo ciclo della New Space Economy – ha detto – è da un lato mantenere il supporto di carattere istituzionale, soprattutto per le iniziative di carattere strategico, e dall’altro favorire l’ingresso di nuovi attori nel mercato spaziale non necessariamente già operanti nell’ambito spazio ma operanti anche in settori che possono trarre vantaggi dall’utilizzo di tecnologie dello spazio e mi riferisco alle startup, alle piccole e medie imprese salvaguardando ovviamente i grandi che sono il nostro fiore all’occhiello.

Questo aspetto di supportare anche il ‘no Space’ e quindi l’attenzione a partnership di natura pubblico-privata secondo me è fondamentale per poter poi effettivamente giustificare i numeri con cui vengono stimate le attività prospettiche, che siano al 2030 o al 2040, nell’ambito della New Space Economy”, ha detto.

Sostenibilità e attività spaziali: quale connubio

Il presidente dell’Asi ha portato poi l’attenzione sull’importanza delle attività spaziali per la sostenibilità, in particolare l’Osservazione della Terra per il monitoraggio del territorio, anche in ottica di prevenzione, l’agricoltura di precisione, il clima. E ha ricordato gli investimenti per il settore nel Pnrr per Iride, costellazione di costellazioni italiana gestita dall’Esa, che fornirà 8 servizi alla Pubblica amministrazione ma anche ai privati, e per la Space Factory, “cofinanziata da privati con risorse più elevate di quelle pubbliche e che sarà importante per accelerare la realizzazione dei prodotti”. 

Infine Valente ha sottolineato l’importanza della diplomazia spaziale ricordando che l’Asi collabora prioritariamente con l’Europa ma ha da tempo collaborazioni internazionali.

A cominciare da quella con la Nasa (“partecipiamo anche al programma ‘Moon to Mars’ per la costruzione di una base lunare e con alcuni elementi della stazione cislunare” ha affermato) e rapporti bilaterali ad esempio con il Kenya, il Giappone, l’India, l’America Latina, rappresentata in sala da Antonella Cavallari, Ministro Plenipotenziario e Segretario Generale dell’IILA, “rapporti importanti – ha evidenziato Valente – per favorire contatti tra le aziende in vista di possibili sviluppi comuni”. Il Presidente Asi ha infine sottolineato la funzione strategica di eventi come New Space Economy ExpoForum “importanti per avviare conoscenze e incontri e sviluppare o avviare attività, strumenti utili per cogliere al meglio le opportunità della space economy”.

Teti: “la nostra ambizione è rilanciare la dimensione civile dello spazio”

Il Capo Dipartimento per le Politiche per le Imprese e Mercato e Tutela Amedeo Teti ha insistito sull’importanza di fare sistema. “La nostra ambizione – ha detto – è rilanciare la dimensione civile dello spazio e per farlo abbiamo bisogno che le dimensioni pubblica e diplomatica creino le basi. Solo così si può portare il made in Italy nello spazio e la nuova legge sulla space economy va proprio in questa direzione”. 

Piccinetti, AEFI: “Le fiere nel 2023 hanno sviluppato un giro d’affari di 25 miliardi in Italia”

Il ruolo strategico delle fiere per il Sistema Paese è stato illustrato da Pietro Piccinetti, presidente della Commissione internazionalizzazione di AEFI (Associazione Esposizioni e Fiere Italiane).

“Oggi come fiere siamo ovunque in tutta Italia – ha dichiarato -. Uno studio mostra che le fiere nel 2023 hanno sviluppato un giro d’affari di 25 miliardi in Italia, oltre 4,5 milioni di metri quadrati venduti, 22 milioni di visitatori. Siamo tra i leader mondiali. Purtroppo però – ha specificato Piccinetti – ci manca l’ultimo tassello, l’internazionalizzazione.

Per questo aspetto abbiamo chiesto aiuto al nostro ministero, il Mimit, e stiamo studiando una riforma importante per fare il salto di qualità, per portare le nostre aziende all’estero perché le fiere rappresentano una piattaforma indispensabile per lo sviluppo industriale italiano. Basta pensare a tutte le nostre eccellenze: dall’agroalimentare, alla meccanica, all’arredo, allo spazio. Oggi – ha concluso – l’internazionalizzazione delle fiere italiane vale il 9%, i nostri competitor sono al 30-32. Il prossimo 5 giugno, nella Giornata mondiale delle fiere, presenteremo questo progetto ambizioso”.

Ha concluso l’incontro l’Amministratore unico di Fiera Roma Fabio Casasoli, ringraziando tutti i partecipanti e ribadendo che nel caso di questa manifestazione dedicata alla space economy come in quello di tutte le manifestazioni presenti in calendario, Fiera Roma si pone quale strumento a servizio del territorio e del Paese per promuovere l’economia, intercettare potenzialità e valorizzare eccellenze e peculiarità.

Fabio_Casasoli_Fiera_Roma_Nse
Fabio Casasoli Amministratore Unico di Fiera Roma interviene a Nse